
Data collection nella ricerca quantitativa
Quando si parla di ricerche di mercato è inevitabile porre l’attenzione sulle due diverse modalità di data collection, ovvero della raccolta dei dati. Questa operazione può essere infatti effettuata in due modi: qualitativo e quantitativo.
Se stai leggendo questo post, molto probabilmente non ti stiamo svelando nessun segreto, ma è bene fare una piccola precisazione sulla differenza tra i due approcci.
La ricerca qualitativa è una ricerca non strutturata e che si appoggia a una classificazione dei dati raccolti in maniera non numerica. Risulta utile quando si ha necessità di raccogliere informazioni relative a un determinato comportamento e si vogliono scandagliare le qualità per classificarle testualmente.
La ricerca quantitativa è invece fondamentale, come si evince dalla sua stessa nomenclatura, quando è necessario raccogliere dei dati numerici per strutturarli sotto forma di categorie strutturate e ordinate nonché numeriche e numerate.
Il metodo CATI, come abbiamo già avuto modo di spiegare nei nostri post, si fonda su una ricerca di tipo quantitativo, proprio per questo, in questo post, analizzeremo con maggior attenzione le caratteristiche della ricerca quantitativa.
Proviamo a sistematizzarle in una breve lista.
- La ricerca quantitativa misura, quantifica e calcola informazioni
- Le informazioni vengono raccolte su campioni molto ampi di partecipanti
- I partecipanti vengono sottoposti dagli intervistatori a questionari strutturati e controllati
- Ogni questionario ha domande e risposte precise che non devono essere soggette in alcun modo a interferenze esterne o a interpretazioni
- La ricerca quantitativa è per sua natura replicabile, essendo strutturata in questionari psicometrici standardizzati
Cosa si evince da tutto ciò? Che tipo di raccolta dati possiamo sperare di ottenere da una ricerca quantitativa? Che tipo di dati raccoglieremo e come?
Certamente i vantaggi della ricerca quantitativa sono molteplici, soprattutto nell’ottica di un marketing che non resta mai uguale a se stesso e che deve necessariamente seguire trend e gusti. Proprio per questo motivo la ricerca quantitativa rappresenta spesso una conferma di ciò che i ricercatori vogliono ottenere. La sua natura rigorosa è inoltre un grandissimo supporto alla riproducibilità dell’analisi.
Data collection nella ricerca quantitativa
I dati che otterremo sono precisi e inequivocabili anche se forse possono peccare di poca umanità, ma spesso le variabili umane possono essere fuorvianti, quindi rappresentano una pecca qualitativa facilmente superabile. Ci troveremo davanti a tabelle, numeri, operazioni altamente complesse che racchiudono in poco spazio il senso di un lavoro ricercato e multisfaccettato ma che ci fornirà risposte immediate.
Se l’indiscutibilità del dato è ciò a cui si tende, non c’è altra strada se non quella della ricerca quantitativa.
Si possono unire le due ricerche?
Certo, sarà senza dubbio oggetto di una nostra futura riflessione.
Se hai bisogno di una consulenza, scrivimi e.armato@iff-international.com
Ennio Armato, Branch Manager Italy
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