Rexee
20 Ottobre 2025

ESOMAR Congress 2025: FFIND presenta il test di scaffale in VR

E se potessi realizzare un vero e proprio shelf test tra i corridoi di un supermercato senza bisogno di negozi fisici o mock-up?
È l’ultima evoluzione con Rexee, la nostra piattaforma di ricerca immersiva.

Al Congresso ESOMAR 2025 di Praga, abbiamo presentato il nuovo shelf test in realtà virtuale che si è classificato tra i Top 5 per l’ESOMAR Best Innovation Award.

Gli shelf test tradizionali richiedono spesso logistiche complesse: spazi fisici, central location, allestimenti elaborati e mock-up costosi. Con Rexee, la stessa esperienza avviene interamente all’interno di un negozio virtuale fedelmente ricreato, dove i partecipanti possono muoversi, esplorare, confrontare e acquistare — senza mai lasciare un piccolo spazio fisico, ma semplicemente indossando un visore VR da qualsiasi luogo.

Il movimento è guidato da lievi inclinazioni della testa, creando la sensazione di camminare liberamente tra le corsie. Si può spingere un carrello virtuale, prendere in mano i prodotti e portare a termine una vera missione di acquisto.

Catturare comportamenti reali in mondi virtuali

Uno degli obiettivi principali di Rexee è riprodurre il comportamento reale dei consumatori nel momento dell’acquisto.
Ogni dettaglio dell’ambiente virtuale obbedisce alle stesse regole del mondo fisico: i prodotti si possono afferrare, spostare, mettere nel carrello o rimettere a posto.
Gravità, distanza e interazione funzionano come nella realtà, dando la sensazione di trovarsi davvero in un supermercato.

Quando l’ambiente si comporta come quello reale, anche le persone lo fanno.
Gesti, esitazioni e scelte rivelano gli stessi automatismi inconsci che orientano il comportamento d’acquisto nella vita quotidiana.

Osservare il comportamento d’acquisto in contesto un virtuale

Uno dei veri punti di forza di Rexee è la sua capacità di ricreare scenari di acquisto autentici, in cui le persone agiscono come farebbero nella realtà.
I partecipanti possono muoversi liberamente tra le corsie, curiosare tra i prodotti e riempire il carrello come durante una normale spesa — oppure affrontare una shopping mission precisa, ad esempio acquistare latte, caffè e cereali.

In alcuni casi, ricevono anche un budget predefinito, che li porta a compiere scelte e compromessi, proprio come nel mondo reale.
Per i brand, questo significa osservare le interazioni nel loro contesto naturale: capire come visibilità, prezzo e packaging influenzano le decisioni, e come i consumatori navigano tra le categorie quando hanno molte opzioni davanti a sé.

Ogni decisione può essere arricchita da domande quantitative integrate direttamente nell’esperienza, raccogliendo percezioni e motivazioni nel momento esatto in cui emergono.

Il risultato è una metodologia ibrida, in cui osservazione comportamentale e feedback strutturato si fondono, offrendo insight più ricchi e profondi rispetto a qualsiasi test tradizionale.

Costruire e gestire scaffali virtuali con facilità

Ogni elemento dello scaffale — dal layout al design del prodotto — può essere modificato in tempo reale.
Attraverso un portale molto intuitivo, è possibile caricare, sostituire o riposizionare i prodotti e regolare la quantità sugli scaffali con pochi clic.

In questo modo, i brand possono testare nuovi concept di packaging, anticipare lanci di prodotto o sperimentare diverse configurazioni di planogramma, molto prima che esistano prototipi fisici.

Best Exhibitor Award: quando la data collection diventa un’esperienza

Al Congresso ESOMAR 2025, non ci siamo limitati a parlare di ricerca immersiva, l’abbiamo messa al centro della nostra presenza.
Il tema dell’evento era “Reimagine”, e noi l’abbiamo preso alla lettera.

Ispirati da questo invito a ripensare la ricerca con creatività, abbiamo trasformato il nostro stand in una galleria d’arte, dove la data collection stessa diventava l’opera esposta.
La Gioconda, Van Gogh, Magritte, rivivono nel nostro spazio, rappresentando una diversa metodologia.
Ma il vero protagonista era lo Shelf Test in VR, presentato non come un prodotto da illustrare, ma come un’esperienza da vivere in prima persona.

L’esperienza è diventata il messaggio.
La ricerca si è trasformata in arte.
La data collection è diventata qualcosa da attraversare, esplorare e comprendere non attraverso spiegazioni, ma attraverso la partecipazione.

Questo approccio ha lasciato un segno profondo: lo stand di FFIND è stato tra i più visitati e discussi dell’intero congresso, e ci ha fatto conquistare per il secondo anno consecutivo il Best Exhibitor Award.

Ma più del premio, ciò che conta è la conferma di un principio essenziale:
quando il prodotto è l’esperienza, e l’esperienza incarna la visione stessa della ricerca, l’impatto va oltre la dimostrazione tecnica.
Diventa una dichiarazione su come la ricerca di mercato può evolvere.

Mentre la ricerca di mercato continua a evolversi, nuovi strumenti aprono nuovi modi per comprendere le persone.
Rexee è uno di questi — ed è il momento di scoprire cosa può fare per il tuo prossimo progetto di ricerca.

 

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